Pubblichiamo le riflessioni di uno studente del nostro CdS sul tema ‘STUDIARE AL TEMPO DEL COVID’ (lo studente ha autorizzato la pubblicazione).
Scrivo in veste di mistery client, analista del servizio uni, piuttosto che come studente diversamente giovane. Sulla chat di gruppo è esplosa da giorni la polemica sul ridurre il carico di studi viste le lezioni a distanza, idea che mi trova in completo disaccordo per i seguenti motivi.
Non bisogna perdere l'ora di spostamento ( a volte per fare un'ora di lezione sola).
L'ora risparmiata si usa per studiare.
Non c'è il quarto d'ora accademico sia passivo sia attivo.
Nessun sovraffollamento :0))
Climatizzazione perfetta.
Non c'è rumore.
Non ci sono interruzioni.
I professori devono aver preparato tecnicamente la lezione.
La narrazione della lezione fila perfettamente.
Le domande sono sempre pertinenti perché chi chiede la linea ragiona
due volte sulla domanda da fare.
Si può avere il pc connesso per fare i link utili in diretta.
Si può riascoltare un passaggio ostico mille volte.
Si può ascoltare la lezione senza perdere ore lavorative.
L'unica cosa che manca sono le domande in diretta, ma ricordando tutti i corsi fatti, il 99% di domande le ho fatte sempre solo io.
Durante un corso di intraprendenza proposi di fare qualcosa di simile come progetto e fu bocciato, quello che vedo, invece, ne dimostra la fattibilità e le potenzialità; l'unica differenza era che io avevo progettato periodicamente due ore in classe solo per integrazione e spiegazione dei dubbi (ma immagino vista la "passione" di troppi che andrebbero deserte).
Detto questo non vedrei male un insegnamento misto alternando lezioni in sede e a casa; ogni evento epocale ha portato a rivoluzioni, a cambiamenti di mentalità e a salti tecnologici.
Questa esperienza ha obbligato anziani a connettersi, a impegnarsi in pratiche che facevano fare ai nipoti; anche i miei colleghi, apparentemente, nativi digitali in realtà avevano dei missili in mano che usavano come martelli e invece adesso hanno scoperto che in un cellulare, volendo, c'è un mondo o addirittura il mondo.
Stiamo passando delle colonne d'ercole virtuali tornare indietro del tutto
sarebbe uno spreco di questo evento terribile.
Cari saluti
Vincenzo Pane